Il SOC GX-01R è il classico Mazinger Z, ma nella versione rivisitata e corretta della sua prima edizione editata con codice GX-01.
"R" significa infatti "Renewal Version".
Questo modellino credo non debba mancare nella collezione di un robofan che si rispetti.

Il Personaggio




Possente robot da combattimento costruito dal professor Juzo Kabuto che, in punto di morte lo affida al nipote Ryo (Koji Kabuto, in originale), affinchè lo impieghi per difendere l'umanità dalle forze del male.
Il dottor Kabuto realizza l'automa con un particolare materiale, la Superlega Z, una lega derivata dal Japanium, un elemento scoperto durante uno scavo in uno strato roccioso del Monte Fuji.
Il robot viene alimentato inoltre da una particolare fonte di energia, anch'essa risultato degli studi del brillante scienziato: l'Energia Fotoatomica.

Scheda della serie Mazinga Z

La Confezione

Il Contenuto della Confezione

La confezione contiene:

  1. Il Mazinger Z
  2. 4 coppie di pugni
  3. 3 paia di braccia
  4. 2 Hover Pilder (1 normale ed uno con le ali piegate per l'agganciamento)
  5. 1 Jet Pilder
  6. il Jet Scrander
  7. il piedistallo per la collocazione del modellino

I Pilder

L'Hover Pilder (L'Aliante Slittante nella versione animata italiana) è la navetta utilizzata da Ryo. Il piccolo Jet si aggancia nella testa di Mazinga Z e permette al suo pilota di prendere il controllo del robot. A metà della serie, l'Aliante Slittante viene sostituito dal Jet Pilder, dotato della propulsione jet, piuttosto della obsoleta propulsione a elica.
Molto simile nella forma, sostituisce le ali a ventola con dei jet laterali divenendo un mezzo molto più agile e scattante del suo predecessore.
Il cambio non è mai stato visto in Italia perchè tali puntate sono rimaste inedite, è stato visto solo nei vari lungometraggi animati.
La riproduzione in plastica si aggancia perfettamente nel capo del modellino, mentre la versione con le ali spiegate può essere collocata sul piedistallo, pronta per la partenza.

Il Mazinger

Possente robot da combattimento costruito da Juzo Kabuto che, in punto di morte lo affida al nipote Ryo, affinchè lo impieghi per difendere l'umanità dalle forze del male.
Il dottor Kabuto realizza l'automa con un particolare materiale, la Superlega Z, una lega derivata dal Japanium, un elemento scoperto durante uno scavo in uno strato roccioso del Monte Fuji.
Il robot viene alimentato inoltre da una particolare fonte di energia, anch'essa risultato degli studi del brillante scienziato: l'Energia Fotoatomica.
Il modellino è un vero e proprio gioiello in metallo che riproduce fedelmente la versione animata del personaggio. Gli arti superiori e inferiori sono snodati e consentono spettacolari pose plastiche. Il collo consente la torsione del capo da destra a sinistra e dal basso verso l'alto. Anche il busto è parzialmente snodato, per consentire la torsione del modello.
Le due placche plastificate vengono collocate sul petto.

Gli arti superiori

Ecco i pezzi per gli arti superiori. La confezione in dettaglio contiene:

  • Supporti per montare il Pugno a Razzo (Rocket Punch)
  • Supporti per il ribaltamento delle braccia
  • Braccia snodate
  • Avambraccia con lame
  • Due coppie di pugni chiusi
  • una coppia di mani aperte
  • una coppia di pugni con spazio per impugnatura delle spade (non in dotazione, ma può utilizzare quelle del modellino GX-02R, Grande Mazinga)

    Il modellino è dotato di giunture snodate all'altezza delle spalle che consentono una buona rotazione degli arti. Se si utilizzano gli arti snodati (img 1), è possibile realizzare pose plastiche
    Il modellino è dotato anche di supporti a molla che permettono di sparare l'avambraccio del modellino: è il classico Pugno a Razzo (Rocket Punch) l'arma più famosa delle serie robotiche (img 2-3).

    A metà della serie animata, per affrontare i nemici più ostici, i pugni vengono dotati di lame laterali per infliggere più danni ai mostri meccanici: l'arma viene chiamata Scure Atomica (Iron Cutter), e il modellino riproduce anche questa variante, con una coppia di avambracci armati di lame.

    Ecco un'altra arma presentata nella seconda metà della serie animata, rimasta inedita in Italia e quindi da noi meno conosciuta: i Missili Perforanti o Punte d'acciaio (Drill Missiles). Sono delle punte perforanti alloggiate all'interno del braccio, all'altezza del gomito: Mazinga può sparare gli aghi acuminati quando viene ripiegato all'indietro il braccio o dopo l'impiego del pugno a razzo.
    Il modellino contiene appositi supporti per gli arti superiori in grado di consentire il ribaltamento del braccio all'altezza del gomito, per la posa di sparo, solamente simulata.

    Ecco un'altra arma che non poteva mancare: il Missile Centrale (Missile Punch), utilizzato nella prima parte della serie animata. Il Missile centrale parte dall'addome del robot e Mazinga ne può sparare diversi a ripetizione a seconda delle situazioni. Viste le dimensioni del missile nella serie animata ci si chiedeva dove potessero alloggiate tutti quanti!!
    Il modellino contiene tre missili che possono essere sparati da un meccanismo a molla.
    Se non si impiega il missile, sull'addome è possibile collocare una piastra di plastica di forma pentagonale.

    Il Jet Scrander

    Il Jet Scrander è il mezzo propulsore realizzato dal professor Yumi in collaborazione con il professor Smith per consentire a Mazinga di volare, e vincere così uno dei pochi limiti del robot.
    Lanciato dal centro ricerche, il mezzo viene spostato da un nastro trasportatore e portato dall'interno della base verso una rampa di lancio esterna.
    Il modellino è dotato di una perfetta riproduzione dello scrander, che si aggancia al robot cingendolo con meccanismo a incastro.

    Il Book

    Il book allegato, con la dettagliata descrizione del contenuto della confezione, le istruzioni per il montaggio del modellino e qualche immagini di pose plastiche del Mazinger Z.

    GX-01 e GX-01R: Le differenze

    La prima edizione, nonchè primo modello della serie SOC editato nel 1997, era sostanzialmente una versione sperimentale: il modellino conteneva componenti da limare, conteneva adesivi per coprire i fori delle viti e altre soluzione tecniche che, alla luce degli standard attuali, lasciavano un po' a desiderare.
    Il GX-01R ha una dimensione maggiore rispetto al suo predecessore ed ora risulta essere in scala con gli altri modellini appartenenti alla serie dei "Support Robots" (Afrodite, Minerva) prodotti sulla scia del primo modello e i relativi seguiti (Grande Mazinga).
    Nel dettaglio, le differenze principali sono:
  • miglioramento del design del volto del robot, più fedele al cartone animato;
  • miglioramento del design del torace;
  • aggiunta di punti di snodo nel bacino e nel collo;
  • cromatura degli arti inferiori e superiori
  • inserimento del meccanismo di sparo del missile centrale
  • rifacimento del design del Jet Scrander
  • targhetta in plastica sul display stand in luogo di quella adesiva.

    Il Booklet - Traduzione

    Riporto di seguito la traduzione del booklet pubblicata sul forum di
    GoNagai.Net Gonagainet

    a cura di MusashiMiyamoto, collezione di Char70

    GX-01 MAZINGER Z

    * Precisazioni del Mastro Traduttore
    Si è cercato di mantenere la traduzione il più letterale possibile per mantenermi fedele al testo originale, per dare l'idea di quale sia davvero il senso di cio' che c'e'scritto, come lo leggerebbe un Giapponese. In alcuni casi sono stato molto preciso. Un esempio: nella storia si parla dei mostri di Micene "Yokikaiju" dove "kikaiju" vuol dire Mostro Meccanico (termine che si riferisce ai mostri di Hell, che ho sempre tradotto cosi'), mentre "Yo" e'difficilmente traducibile (vuol dire affascinante, tetro, sinistro, termini con accezione negativa in ogni caso). Pensandoci e ripensandoci ho tradotto con Mostri Meccanici-Spettro. I nomi delle armi sono i nomi originali. Il nome del Maestro Nagai, sul booklet è scritto GOH. Non è un errore ma un diverso tipo di scrittura. In passato si usava spesso scrivere la vocale lunga "oo" con "oh"; oggi si preferisce usare la sola vocale, anche se lunga in giapponese, oppure mettere la vocale "o" (in questo caso) con un trattino sopra, che non posso scrivere e che indica vocale lunga oppure doppia. Il nome esatto del Maestro Nagai quindi sarebbe Goo pronunciato, trascritto con la vocale e trattino sopra oppure con "OH" che pero'oggi non si usa piu'molto. I caratteri che compaiono a sinistra del nome di Go Nagai, significano "Gensakusha" ovvero "persona dell'opera originale", ed è quindi riportato con la dicitura Autore.

    Image 1 Image 2


    .01 - GX-01 MAZINGER Z (manuale per l'uso)
    .02 - N.B. Le foto differiscono un pò dall'articolo effettivo, perciò la preghiamo di tenerne conto.

    Image 1 Image 2


    .01 - Storia
    In onda TV: 3/12/1972 - 1/09/1974 Totale Episodi: 92
    Il Doctor Hell: un geniale scienziato pazzo che mirava alla conquista della Terra. Per soddisfare questa sua ambizione, costituì un impero sotterraneo e portò a compimento la sua armata di Mostri Meccanici. Poi, al momento della messa in atto del progetto, prima di tutto, ordinò al Barone Ashura, suo subalterno, l'eliminazione di Juzo Kabuto, il quale era a conoscenza dei suoi stessi segreti. Juzo Kabuto era uno scienziato geniale, il quale con successo estrasse energia fotonica e la superlega-Z da un nuovo elemento, il Japanium, ed era l'unico essere umano a conoscenza del piano di Hell. Il racconto che il nipote Koji, infine, ascoltò da Juzo, in fin di vita dopo essere stato assalito dal Barone Ashura, fu davvero sorprendente: l'ambizione di Hell, e inoltre, l'esistenza del Super Robot "Mazinga Z". Koji, perciò, rispettando le ultime volontà del nonno Juzo, con risolutezza salì a bordo del Mazinga Z. Questi sbaragliò, una dietro l'altra, le armate di Mostri Meccanici di Hell che gli erano state inviate contro; ciò nonostante, durante gli scontri riuscì a venire a conoscenza del proprio punto debole. E perciò ottenne la collaborazione del Prof.Yumi del Centro di Ricerche per l'Energia Fotonica; si superò il difetto di non poter volare con lo sviluppo del "Jet Scrander". Vennero quindi escogitati, in rapida successione, anche dei potenziamenti, tra i quali l'Iron Cutter, una forma ancor più rafforzata del Rocket Punch. Le armate di Mostri Meccanici sarebbero state progressivamente messe alle strette fino a ritrovarsi distrutte dal Mazinga Z, che diventava sempre più forte. Hell chiese ed ottenne dei rinforzi dall'antico impero di Micene; il Mazinga Z avrebbe combattuto contro un nuovo nemico, i Mostri Meccanici-Spettro. Pur combattendo una battaglia cruenta annientò i Mostri Meccanici-Spettro e, finalmente sconfisse anche il Doctor Hell: l'impero sotterraneo era caduto. Ciò nonostante, nelle viscere della Terra un'altra anima malvagia era nata: le armate di mostri da combattimento guidate dal Gran Generale Nero. La loro capacità di combattimento è terrificante, e Koji si trova messo alle corde. Ma, di fronte a Mazinga Z ormai quasi senza via d'uscita, una divinità oscura fa la sua comparsa squarciando il cielo accompagnata da un rombo di tuono. Koji, tra i suoi sensi che vanno svanendo, vede un altro Mazinga.
    .02 - Toei Doga S.p.A. - Kenji Yokoyama
    Mazinga Z venne progettato come un'opera d'animazione capace di competere con gli "eroi trasformabili" così fiorenti a quel tempo. Il concept era quello di un "Robot capace di trasformarsi", una metamorfosi. Un ragazzo normale sale a bordo di un robot e diventando tutt'uno con esso, ne acquisisce l'invincibile forza. Questa fu l'impostazione.
    La vera fatica fu come esprimere il senso della velocità, il peso o la grandezza di un robot. Si pensò molto agli effetti sonori o ad altre cose che fungessero da termini di confronto. A cominciare dal periodo successivo all'episodio 13, sentimmo che era scoppiato un boom. Oltre ad un incremento dell'audience, divenne una sorta di fenomeno sociale. Le svariate armi, mai viste sino ad allora, o il protagonista Koji che ne urlava il nome durante l'esecuzione dell'attacco e altre cose del genere, divennero una moda fra i bambini. Anche quando l'audience raggiunse il picco massimo ci vennero spedite un gran numero di opinioni in cui si diceva: "Mazinga Z non può volare?"; perciò volendo corrispondere a quelle richieste facemmo entrare in scena il "Jet Scrander".
    Fu un programma che si sarebbe realizzato insieme con i bambini, un robot che sarebbe cresciuto insieme a loro. Proprio per questo ritengo sia diventato il robot che continuerà a vivere per sempre nei nostri cuori. Quelle emozioni e l'animo della fanciullezza sono cose che si ricorderanno anche diventando adulti. Con questo prodotto si potrà gettare uno sguardo indietro al periodo in cui si è vissuto insieme ai nostri giocattoli, ed esso ci farà provare in tutto e per tutto la sensazione di "ricordare la nostra casa".
    .03 - Autore - Goh Nagai
    Quando pensai di fare un lavoro di animazione sui robot, la cosa più angosciante fu come esprimere il senso del peso e dell'enormità di un robot. Poichè era un cartone animato non sarebbe mai stato in alcun modo convincente e anche i ragazzi della regia finirono col dirmi che se non si poteva esprimere il senso del "peso" del robot non avrebbe avuto alcun senso... Ma, quel timore fu spazzato via non appena videro l'anteprima. Era estremamente imponente e, al tempo stesso, nelle scene di combattimento dava anche il senso della velocità. Era convincente a tal punto da far pensare che una roba con quel peso, se si fosse scagliata con sufficiente velocità, avrebbe ridotto in frantumi qualsiasi cosa. Si aveva la sensazione come se quel vigore venisse pienamente trasmesso.
    E poi un'altra cosa. Mazinga Z, come tipo di sensazione o idea, è metamorfosi. Sensazioni del tipo: "nel momento in cui Koji sale a bordo del Mazinga Z diventa egli stesso Mazinga Z". E poi, "Koji si è trasformato diventando enorme", questo tipo di stati d'animo erano molto comuni. Parlando di ciò che mi ha causato problemi, sicuramente lo stato di svolgimento di anime e manga. Insomma. intendevo avvicinare i manga e la TV ma, si sa, la TV avanza più velocemente. La TV ha un episodio a settimana, il manga 20 pagine a settimana, quindi per portare a termine un episodio occorrerebbe più di un mese giusto? Pur cominciando in anticipo, verrebbe subito raggiunto dalla versione animata. Oggi come oggi è una barzelletta, ma a quel tempo era davvero dura. Ma è proprio per quello che l'opera rimane impressa. Questo prodotto commerciale credo ci permetterà di tornare con la mente anche a quei tipi di ricordi.
    .04 - BANDAI S.p.A. Primo reparto impresa giocattoli
    Le opinioni dei consumatori che chiedevano una "rinascita dei Chogokin" erano già ben presenti da tempo, e anche nella ditta lo stato d'animo era lo stesso. Ma, per gli articoli commerciali rivolti ai cosiddetti "fanatici del genere", facendo una comparazione con gli articoli che hanno come target l'attuale fascia dai 3 ai 6 anni, a causa degli alti costi e di una sfera di compratori estremamente ristretta ci trovavamo a non poter realizzare proprio la cosa. Tuttavia, con il recente "Figure boom" (boom delle figure, dei modelli) sono diventate molte le occsioni in cui gli eroi del passato hanno destato l'attenzione pubblica. Non è solo un semplice "retroboom" (un ritorno al passato) con le svariate pubblicazioni; con l'aumentare dei ciìontenuti e dei soggetti che fanno percepire la maturazione del target, ci siamo detti "Perchè non dovrebbe funzionare?" e, così, si è dato il via a questo progetto. Anche nello staff di sviluppo della ditta, tutti appartengono alla generazione cresciuta guardando "Mazinga Z". Questo prodotto in cui è impresso lo "spirito" è stato creato per voi, che al tempo vi siete dedicati con passione a "Mazinga Z". Tornate bambini e divertitevi gridando: "Rocket Puuuunch!!".

    Image 1 Image 2


    * Di fianco ai nomi Inglesi scritti in bianco, è riportata, in grassetto, la traduzione Giapponese

    Image 1 Image 2


    HOVER PILEDER
    .01 -- Riproduzione reale in 2 tipi: Modulo per agganciamento - Modulo in assetto di volo
    ARM UNITS
    .02 -- UNITA' PUGNI A RAZZO - ROCKET PUNCH
    Unità di lancio nella tradizionale tecnica della Superlega. E' possibile montare Pugni a Razzo e Iron Cutter - destro e sinistro per entrambi i tipi.
    .03 -- UNITA' MISSILI PERFORANTI - DRILL MISSILE
    E' possibile riprodurre configurazioni uniche d'armamento montando le unità apposite.
    .04 -- UNITA' ARTICOLAZIONI MOBILI
    Unità di tipo mobile con articolazione al gomito. Oltre ai normali pugni chiusi, sono state predisposte anche mani aperte. Scambiandole sarà possibile riprodurre, a vostro piacimento, delle pose dinamiche.
    .05 -- Unità montabili con le calamite!
    DATI TECNICI -- Parola non presente sul booklet --
    .06
  • ALTEZZA: 165mm circa - SCALA: circa 1:110
  • PESO: 320 gr circa quando equipaggiato con Jet Scrander e Iron Cutter
  • PARTI: 21 in pressofusione
    .07 -- MISSILE PUNCH
    Basta premere il tasto sulla schiena, e dall'addome comparirà un grande missile.
    JET SCRANDER
    .08 -- Componibile
    .09 -- Anche le ali sono mobili così come si vede nel cartone animato.
    .10 -- E' possibile regolare la testa verso l'alto. Si può così riprodurre il reale assetto di volo.
    DISPLAY STAND
    .11 -- Una base d'appoggio che dà l'immagine dell'officina di riparazione del Centro Ricerche per l'Energia Fotonica. E' possibile naturalmente esporre l'Hover Pileder e il Jet Scrander. Ma anche le Arm Units.
    DIAGRAMMA -- Parola non presente sul booklet --
    .12 -- *Questo diagramma in trasparenza viene raffigurato per dare l'immagine della struttura del prodotto.

    Image 1 Image 2